
Un recente articolo pubblicato da Vatican News (a firma di Paolo Ondarza) accende i riflettori sulla nostra Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio, inserita nei cammini giubilari in vista del Giubileo 2025 con il titolo “Donne patrone d’Europa e Dottori della Chiesa”. Un’occasione preziosa per (ri)scoprire uno dei luoghi più significativi della spiritualità agostiniana, dove arte e fede si intrecciano in un’unica, luminosa via: quella della Bellezza, che conduce a Dio.
Nelle parole di padre Pasquale Cormio, rettore della Basilica, “qui l’arte è al servizio della fede”: ed è proprio questo il cuore pulsante del messaggio spirituale e culturale della nostra chiesa. Dalla Madonna del Parto del Sansovino – oggetto di secolare devozione da parte delle madri romane – alla Madonna dei Pellegrini di Caravaggio, che rappresenta un vertice assoluto dell’arte sacra, ogni opera invita il visitatore a un cammino interiore, un vero pellegrinaggio dello spirito.
La presenza delle reliquie di Santa Monica, madre di Sant’Agostino, rende la Basilica anche un luogo di profonda consolazione e preghiera per tante madri che, ancora oggi, affidano qui i propri figli al Signore. Lo ha fatto anche Papa Francesco, che nel 2013 si è inginocchiato davanti alla tomba della santa, ricordando la forza della preghiera e dell’amore materno.
Dal Profeta Isaia dipinto da Raffaello, al Crocifisso dinanzi al quale San Filippo Neri si raccoglieva in preghiera, ogni angolo della Basilica racconta un frammento della storia della fede. Una storia che continua a vivere oggi nei volti dei pellegrini, dei fedeli e di quanti varcano la soglia cercando speranza, bellezza e verità.
L’articolo integrale è disponibile sul sito di Vatican News a questo link.